
Il problema della gestione dei rifiuti è una delle emergenze ambientali più pressanti a livello globale. Secondo il Global Waste Management Outlook 2024 dell’UNEP, ogni anno il mondo produce oltre 2,3 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani, una cifra destinata a superare i 3,4 miliardi di tonnellate entro il 2050, con un impatto devastante sull’ambiente e sulla salute pubblica.
L’Africa, pur generando solo il 5% dei rifiuti globali, sta affrontando una crescita esponenziale della produzione di rifiuti a causa dell’urbanizzazione e dell’aumento dei consumi. La Banca Mondiale stima che il continente produca circa 125 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, con un tasso di crescita del 3,5% annuo, il più alto rispetto a qualsiasi altra regione del mondo. Tuttavia, meno del 10% di questi rifiuti viene riciclato, mentre il 90% finisce in discariche a cielo aperto o viene bruciato illegalmente, aggravando l’inquinamento atmosferico e del suolo.
Questa crisi ambientale non porta con sé solo una questione di inquinamento, ma anche un’opportunità: migliorare la gestione dei rifiuti significa creare nuove filiere produttive, sviluppare un’economia circolare e favorire la nascita di imprese innovative che trasformino il problema in una risorsa.

Il ruolo cruciale dell’economia circolare nel riciclo africano
L’economia circolare è una strategia essenziale per affrontare la crisi dei rifiuti e promuovere lo sviluppo sostenibile. In Africa, la catena del riciclo è ancora fragile a causa di infrastrutture inadeguate e limitato accesso alla tecnologia. Tuttavia, negli ultimi anni, il continente ha visto un crescente numero di iniziative imprenditoriali focalizzate sulla valorizzazione dei rifiuti, trasformandoli in prodotti utili e generando impatti economici e sociali positivi.
Secondo l’African Circular Economy Alliance (ACEA), il settore dell’economia circolare in Africa potrebbe creare oltre 11 milioni di posti di lavoro entro il 2030, con un valore aggiunto significativo per l’economia locale.
A livello continentale, il Circular Economy Action Plan for Africa promosso dall’Unione Africana punta a sviluppare un’economia sostenibile attraverso il miglioramento delle infrastrutture di riciclo, il supporto alle imprese green e l’adozione di tecnologie innovative per il trattamento dei rifiuti.

In questo scenario, numerosi imprenditori africani stanno già generando opportunità economiche dal riciclo dei rifiuti, e E4Impact Foundation si pone da anni ormai come un possibile ente di supporto nel raggiungere questo intento. Ne è un esempio il sostegno alla creazione della partnership tra la bergamasca Montello S.p.A. e la keniota Pure Planet Recyclers che ha portato alla costituzione della Joint Venture Pura Terra Recycling, ma anche il sostegno ad oltre 300 imprenditori attivi nel settore della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare formati attraverso programmi imprenditoriali e di accelerazione d’impresa. E4Impact si impegna infatti a supportare questa transizione ecologica africana, offrendo formazione, supporto e connessioni strategiche per favorire la crescita di imprese sostenibili.
Tra loro, in questa Giornata internazionale del riciclo 2025, celebriamo due brillanti #E4ImpactEntrepreneurs: Fungai Masunzambwa (Zimbabwe) e Ange Ngabonziza (Ruanda), esempi di come il riciclo e la gestione di modelli infrastrutturali sostenibili possa generare impatto positivo sia a livello ambientale che economico.
Fungai Masunzambwa: trasformare la carta in opportunità
Fungai Masunzambwa è la fondatrice e CEO di Cotmatech Waste Collections, un’azienda specializzata nel recupero e nel riciclo della carta. Il suo modello di business integra innovazione e sostenibilità, creando opportunità economiche per giovani imprenditori locali attraverso cooperative di raccolta. Con sedi ad Harare e Bulawayo, Cotmatech raccoglie e ricicla diversi tipi di carta, trasformandoli in nuovi prodotti, tra cui contenitori per uova. Grazie al suo lavoro, Edna ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio SME Esportatrice dell’Anno, grazie alle esportazioni in Malawi, Mozambico, Zambia e Sudafrica.

L’impresa di Edna dimostra come il riciclo possa diventare una leva di sviluppo, creando impatto sociale attraverso l’occupazione e riducendo al tempo stesso la pressione ambientale causata dai rifiuti cartacei.

Ange Ngabonziza: edilizia sostenibile e benessere ambientale
Ange Ngabonziza è il fondatore di Amalisi Ventures, un’azienda ruandese che pone la sostenibilità al centro del proprio modello di sviluppo immobiliare. La sua missione è migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità, progettando e realizzando, tra le sue attività, soluzioni abitative innovative e a basso impatto ambientale. L’approccio di Amalisi Ventures si distingue per la creazione di comunità residenziali integrate, che combinano l’efficienza energetica con il benessere degli abitanti.

Le sue costruzioni utilizzano materiali riciclati e tecnologie sostenibili per ridurre l’impronta ecologica, mentre la progettazione degli spazi è pensata per favorire uno stile di vita sano. Le proprietà sviluppate dall’azienda includono centri fitness, aree per la meditazione, giardini comunitari, percorsi pedonali e piste ciclabili, con l’obiettivo di creare ambienti che incoraggiano la connessione con la natura e la mobilità sostenibile.
Parallelamente, l’azienda ha sviluppato Kopivitamin, un integratore alimentare naturale distribuito in tutta l’Africa orientale, prodotto attraverso processi a basso impatto ambientale. Questa iniziativa rafforza l’impegno di Amalisi Ventures verso un concetto più ampio di benessere, che integra salute, sostenibilità e innovazione tecnologica.

Grazie alla sua visione imprenditoriale, Ange Ngabonziza ha trasformato Amalisi Ventures in un’impresa in rapida crescita, con oltre 20.000 utenti attivi e un fatturato annuale che è passato da 30.000 a 450.000 dollari dal 2019 a oggi. Con un focus sempre maggiore sull’edilizia sostenibile e sulla qualità della vita, l’azienda continua a ridefinire il futuro del vivere e abitare bene in Africa.
Dall’Africa all’Italia: il valore della Business Networking Week e di Ecomondo 2024
Per valorizzare le loro iniziative e favorire collaborazioni internazionali, Fungai e Ange hanno partecipato alla Business Networking Week in Italy 2024, un evento esclusivo organizzato da E4Impact per connettere gli imprenditori africani con stakeholder europei nel settore dell’innovazione sostenibile.
Uno dei momenti più importanti della settimana è stata la presenza alla fiera Ecomondo 2024, il principale evento biennale europeo dedicato all’economia circolare. Qui, i nostri imprenditori hanno potuto accedere a tecnologie avanzate per il riciclo, partecipare a incontri B2B e creare relazioni strategiche con aziende italiane ed europee.

Verso un futuro sostenibile attraverso l’imprenditoria
La gestione dei rifiuti e l’economia circolare non sono solo sfide ambientali, ma anche straordinarie opportunità di crescita per l’Africa. Gli imprenditori del continente dimostrano che è possibile trasformare problemi complessi in soluzioni innovative, generando valore per le comunità e per l’ambiente.
In questa direzione, E4Impact continua a sostenere un ecosistema imprenditoriale che mette al centro la sostenibilità. L’organizzazione di eventi come la Business Networking Week e la partecipazione a fiere come Ecomondo sono solo alcuni dei tanti passi per rafforzare il ponte tra Africa e Italia, favorendo la nascita di nuove sinergie per un futuro più verde e inclusivo.
