Ciao, mi chiamo Sofia Zanello e sto frequentando il secondo anno della specialistica in Management all’Università Bocconi. L’esperienza che ho vissuto in Uganda con E4Impact non è stata la mia prima volta in Africa. Ero già stata in Tanzania due volte negli ultimi due anni e per questo motivo pensavo di sapere cosa mi aspettasse. Invece, l’Uganda mi ha davvero sorpresa e vorrei non essermene dovuta andare così presto.

A Kampala ho avuto l’opportunità di lavorare con il team locale all’Uganda Martyrs University per due mesi e non potevo chiedere un modo migliore di passare la mia estate. Mi hanno accolta molto calorosamente e mi hanno insegnato molto sia sul programma sia sulla cultura ugandese. Devo ammettere che, prima di partire per l’Uganda, ne sapevo davvero poco su questo MBA e ancor meno sull’imprenditoria sociale.

Ho passato il primo mese a lavorare assieme ad un altro stagista dell’Università Cattolica che si trovava a Kampala da maggio e che mi ha davvero aiutata ad ambientarmi e a comprendere meglio il mio lavoro. Molto importante è stato anche il sostegno del personale locale. Il secondo mese ho lavorato solamente con il team locale che era composto dal Program Leader, il Business Coach, l’amministratore e un assistente.

Ho instaurato un buon rapporto sia personale che professionale con tutti loro. Abbiamo passato anche del tempo assieme dopo il lavoro: un giorno a cena, un altro a bere birra artigianale africana a casa di amici del posto. Siamo andati a visitare la spiaggia di Entebbe, il campus principale a Nkozi e abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad eventi interessanti fuori dalla città dove abbiamo incontrato degli imprenditori del programma e fatto networking.

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Come ho detto in precedenza, prima del 6 luglio ne sapevo poco sull’imprenditoria. All’Università Bocconi, non ho mai avuto occasione di seguire un corso sull’imprenditoria ed ero molto curiosa di scoprire questo mondo. Questo stage è stata l’occasione perfetta per farlo.

Un mio insegnante diceva sempre: “alcune persone sono nate per essere degli imprenditori, è qualcosa che viene da dentro. L’imprenditoria non può essere insegnata a scuola”. Aveva ragione e credo che sia anche il pensiero di E4Impact considerando che il loro motto è “non insegniamo l’imprenditoria, ma formiamo imprenditori d’impatto”. Quando gli studenti si iscrivono all’MBA devono consegnare un’idea imprenditoriale o un concetto di un’azienda già esistente, il che significa che sono già degli imprenditori.

Il lavoro di E4Impact, quindi il nostro lavoro, è di fornire gli strumenti adeguati per aiutarli ad ampliare la loro azienda. Questo è stato il mio compito: aiutare gli imprenditori a passare dalla teoria imparata a lezione alla realtà delle loro aziende, utilizzando i Business Model Canvas come base per iniziare.

Inoltre, mi hanno detto che nel 2015 l’Uganda è stata premiata come il Paese più imprenditoriale al mondo. Ma allo stesso tempo, è stato anche stimato il Paese con più start-up in fallimento dopo un anno dall’avvio. Credo che l’MBA di E4Impact abbia un ruolo importante nel coprire questa disparità e nel sostenere le migliaia di fantastiche idee che altrimenti non avrebbero possibilità di crescita.

Durante il mio stage, non ho mai voluto che gli studenti mi vedessero come un’insegnante o un coach; sono certa di non avere le competenze adatte per esserlo. Ho sempre preferito dire che mi trovavo lì per offrire una nuova prospettiva e per analizzare la situazione da un altro punto di vista, per fare domande che gli imprenditori non si sarebbero mai posti prima di aiutarli a fornire delle risposte concrete.

Sono ritornata a Milano con la voglia di ritornare a Kampala tra un anno, quando gli studenti che ho incontrato all’Initial Boot Camp staranno scrivendo e preparando il loro piano aziendale finale, mentre quelli che stanno partecipando ora alla prima edizione si saranno laureati e, spero, staranno gestendo delle attività in ascesa. Vorrei vedere fino a dove sono arrivati, che obiettivi raggiungeranno e quali sfide dovranno affrontare e superare.

Grazie Uganda,

Grazie Kampala,

Grazie E4Impact.

 

Sofia Zanello