In diverse parti del mondo, l’accesso all’istruzione è da sempre un problema; in Africa, molti Paesi sono riusciti a ridurre le tasse scolastiche dopo l’istituzione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite e la frequenza scolastica è salita alle stelle. Tuttavia, il costo delle uniformi scolastiche impedisce ancora a troppi bambini di beneficiare di un’istruzione adeguata.

Il Kenya ha eliminato le tasse scolastiche nel 2002, ma a rendere poco accessibile l’istruzione resta la tradizione dell’uniforme, ancora molto diffusa: gli studenti sono tenuti a vestirsi in modo appropriato, pena il rischio di essere espulsi dall’istituto a discrezione dell’insegnante, perdendo l’opportunità di imparare e formarsi.

Preoccupato da questa situazione, il nostro imprenditore keniota Emmanuel Saopa ha deciso di agire, avviando un’attività: la Marianist Uniforms Production, un’azienda che fornisce uniformi di alta qualità, toghe e abbigliamento sportivo a prezzi accessibili a tutti, soprattutto alle famiglie povere e vulnerabili delle Eastlands di Nairobi. Grazie a questa attività, Emmanuel è riuscito nell’intento di rendere maggiormente accessibili le uniformi scolastiche per i meno abbienti, riducendo così le disuguaglianze nell’istruzione.

L’imprenditore si è iscritto al nostro  Global MBA in Impact Entrepreneurship a Nairobi (Kenya) nel 2018, allo scopo di acquisire le conoscenze necessarie a migliorare la sua attività e ad eccellere nel settore delle uniformi.

“Ho scelto di frequentare l’MBA di E4Impact perché ero convinto che avrei ottenuto le competenze necessarie per migliorare il mio lavoro. Mi piacerebbe estendere il mio target ad altre scuole presenti in molte parti del Paese.” ha dichiarato.

Ma scopriamo di più su di lui e sulla sua azienda.

1. Come è nata la tua idea di business?

L’idea di fondare la Marianist Uniform Production è nata nel 2003, dopo essermi reso conto che buona parte degli studenti che frequentavano il Maria Training College andavano a scuola con vestiti a brandelli. Questo perché la maggior parte di loro proveniva da famiglie povere e vulnerabili delle baraccopoli di Mathare e Mukuru kwa Jenga. È stato osservato che questi studenti erano restii nel partecipare alle attività di classe e il più delle volte si isolavano. Ciò ha portato all’introduzione di uniformi scolastiche, che sono state poi date gratuitamente agli studenti. Tuttavia, questa soluzione non era sostenibile e i costi di gestione dell’istituto di formazione professionale continuavano ad aumentare. In seguito, la popolazione studentesca è aumentata, e il college ha iniziato ad accogliere studenti della classe media che potevano permettersi di pagare.

Nel 2017 è stata condotta un’indagine e i risultati hanno mostrato che le scuole delle aree di Mukuru kwa Jenga e Eastleigh stavano riscontrando delle difficoltà nel reperire uniformi scolastiche di qualità. Le scuole in Kenya prevedono che gli studenti indossino le uniformi, eppure queste sono vendute a caro prezzo: un problema non banale per i genitori. I risultati hanno mostrato anche che le famiglie più povere e vulnerabili non erano in grado di permettersi le uniformi scolastiche.

Questa situazione ha ispirato l’avvio di Marianist, l’idea era proprio produrre uniformi scolastiche per risolvere il problema che le scuole stavano vivendo. Questa attività ha un forte impatto sulle famiglie povere di Nairobi, perché la Marianist Uniform Production non solo rende le uniformi accessibili e convenienti, ma garantisce un miglioramento della qualità della vita ai giovani grazie la creazione di nuovi posti di lavoro nei settori della sartoria, della maglieria e del branding.

2. In che modo ritieni che la tua attività possa migliorare la qualità della vita delle persone?

In Kenya è obbligatorio indossare l’uniforme scolastica, ma i fornitori sono pochi e non soddisfano le richieste del mercato. La Marianist Uniform Production ha contribuito a rendere più accessibili le uniformi scolastiche per i genitori e le scuole delle famiglie vulnerabili. Questo ha portato a un aumento del numero di studenti iscritti alle scuole primarie e secondarie circostanti.

Ad esempio, la scuola secondaria di Santa Teresa, uno degli istituti beneficiari situato a Eastleigh, ha potuto raccogliere le iscrizioni di 30 studenti provenienti da situazioni di disagio, che non avevano accesso all’istruzione senza uniformi scolastiche. Abbiamo sovvenzionato il costo delle uniformi per renderle più accessibili e l’abbiamo resa una nostra strategia di Responsabilità Sociale d’Impresa..

Inoltre, la nostra attività migliora la vita della comunità anche attraverso la creazione di posti di lavoro: abbiamo assunto giovani come sarti, maglieristi e stampatori per contribuire alla realizzazione delle uniformi scolastiche. Ad oggi, abbiamo 25 dipendenti che, grazie agli stipendi ricevuti, sono in grado di prendersi cura delle loro famiglie e di vivere una vita confortevole.

3. Quali sono state le principali sfide che hai dovuto affrontare nella tua esperienza imprenditoriale?

La sfida principale che l’azienda deve affrontare è la concorrenza di distributori di uniformi già affermati, come Kenya Uniform e School outfitters, per le quali la strategia di vendita utilizzata consiste nel promettere alle scuole pubbliche una commissione del 10% del profitto ottenuto quando mandano i genitori ad acquistare le uniformi da loro. Alcune scuole si lasciano e non si preoccupano della convenienza e dell’accessibilità delle uniformi scolastiche per i genitori, anche se il prezzo delle uniformi scolastiche in quei negozi è molto più alto della retta scolastica. Siamo riusciti a superare questa sfida instaurando un buon rapporto commerciale con le scuole in merito all’accessibilità economica e all’obiettivo di ridurre l’onere che i genitori devono affrontare per accedere alle uniformi scolastiche. Quando abbiamo visitato alcune scuole, i presidi hanno mostrato preoccupazione per i genitori che non possono permettersi di acquistare le uniformi scolastiche; ad esempio, è stato riferito che alcuni hanno perso il primo trimestre perché i genitori non erano in grado di raccogliere i soldi necessari per l’uniforme scolastica. È stato raggiunto un accordo con gli istituti per prendersi cura degli studenti bisognosi, sovvenzionando il prezzo delle uniformi scolastiche e altri aiuti finanziari come modo per restituire alla società.

4. A tuo avviso, quali sono le principali qualità che un imprenditore dovrebbe avere?

Un imprenditore deve essere umile e tollerante, ascoltatore e proattivo, degno di fiducia e determinato.

5. C’è una persona da cui hai preso ispirazione, per esempio un imprenditore o un particolare mentore?

Sì, mi ispiro sempre a Peter Daino, il fondatore del Maria Training College che si è preso cura dei giovani, soprattutto delle giovani donne in grave difficoltà nella baraccopoli di Mathare a Nairobi. Ogni giorno, camminando nella baraccopoli, incontrava molte donne che non erano in grado di portare a termine la gravidanza poiché non economicamente autonome: questo provocava in loro grande frustrazione. Decise quindi di avviare un college che offrisse competenze tecniche alle giovani donne e permettere loro di rendersi finanziariamente indipendenti e garantire ai loro figli una vita migliore.

6. Quale consiglio daresti ad un neo-nato imprenditore?

Un neo-imprenditore dovrebbe avere la passione di avventurarsi in un’impresa sociale per risolvere un problema e avere pazienza perché, all’inizio, i risultati potrebbero non essere sempre soddisfacenti, ma potrebbe creare un impatto positivo nel lungo periodo.

7. C’è un momento particolarmente soddisfacente che hai vissuto in questi anni di attività?

Mi sono sentito molto soddisfatto quando una cliente mi ha confessato che l’uniforme che aveva comprato era ben fatta. Era venuta a comprarla non perché la divisa più vecchia fosse logora, ma perché suo figlio era cresciuto troppo. Ha portato con sé altri tre genitori a cui aveva raccomandato la nostra attività.

8. Puoi raccontarci come l’MBA ha aiutato te e il tuo business?

Le competenze e le conoscenze acquisite durante l’MBA di E4Impact mi hanno aiutato a eccellere nel settore delle uniformi, un progetto che tutti pensavano fosse in via di estinzione. Durante la mia esperienza di imprenditore, ho applicato le competenze e le conoscenze acquisite e sono stato in grado di trasformare la vita di coloro con cui lavoro e di alleggerire l’onere dei genitori e delle scuole nel reperire le uniformi scolastiche. Per esempio, oltre a fornire uniformi alle sei scuole, siamo riusciti a esportare in Malawi alcuni dei nostri capi, tra cui i camici e i berretti da diploma.

Scopri di più su Marianist Uniforms Production:

Sito Web: https://imanimarianist.org/

Pagina Facebook: IMANI Marianists