Il 17 giugno 2024 si celebra la giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, un evento annuale promosso dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare azioni concrete a favore delle popolazioni minacciate da questa calamità.
In occasione di questa giornata, vogliamo mettere in luce il significativo lavoro svolto in Kenya attraverso il progetto DRIC (Drought Resilience in Isiolo County), un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea e implementata da un consorzio di cinque organizzazioni non governative, tra cui E4Impact Foundation, Vétérinaires sans Frontières–Suisse/Kenya (VSF-S/K), Amref Kenya, Social Ministry Research Network Centre (SOMIRENEC) e WeWorld Onlus.
Il progetto, della durata di 48 mesi, è nato per supportare le comunità pastorali e agro-pastorali della contea di Isiolo, in Kenya, un’area particolarmente soggetta alla siccità e alle altre conseguenze negative dei cambiamenti climatici. Gli interventi si sono svolti in linea con il programma della NDMA (National Drought Management Authority) e con la strategia “Ending Drought Emergencies” (EDE) del governo keniota, che si concentra sulle 23 contee del Paese più esposte alla siccità.
Gli obiettivi del progetto erano chiari e ambiziosi: aumentare la resilienza delle comunità locali alle siccità e ai cambiamenti climatici, migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale e ridurre la malnutrizione infantile.
I risultati? L’aumento del reddito delle famiglie, l’incremento delle vendite, il miglioramento dell’accesso alle risorse finanziarie e di mercato grazie ai legami stabiliti nel corso del progetto, l’espansione dell’attività e la creazione di nuove imprese.
Ma vediamo insieme quali sono i settori che sono stati coinvolti nelle attività di DRIC e come il progetto ha supportato i beneficiari.
Il pascolo, attività fondamentale per l’allevamento di bestiame, è stato sempre condotto con pratiche tradizionali, che non reggono il peso del cambiamento climatico, portando le comunità locali a subire ingenti perdite.
Per contrastare la tendenza negativa e aiutare i beneficiari a sviluppare soluzioni efficaci a questo problema, E4Impact, in collaborazione con i partner di progetto e gli stakeholder locali, si è impegnata a fornire sessioni di formazione tecnica e imprenditoriale personalizzate a 14 cooperative partecipanti al progetto. Inoltre, riconoscendo l’importanza dell’espansione del mercato, la fondazione ha sostenuto la partecipazione dei rappresentanti delle cooperative alle fiere commerciali e agli eventi chiave del settore.
Tra i diversi sviluppi positivi, si riscontrano un aumento considerevole dei flussi di reddito e dei risparmi, un migliore accesso alle risorse finanziarie e una diversificazione delle opportunità di mercato. Non solo: i membri delle comunità hanno iniziato a vedere il foraggio come un’opportunità di business, fattore che ha permesso di migliorare la loro resilienza alle crisi climatiche.
Un altro settore che ha visto un notevole sviluppo grazie al progetto DRIC è stato quello della produzione di miele. Isiolo, grazie all’abbondanza di alberi di acacia, a un ambiente favorevole e a vasti appezzamenti di terreno, è un luogo ideale per l’apicoltura e per la produzione di miele biologico puro.
L’intervento del progetto DRIC ha permesso di sfruttare al meglio le risorse locali e di educare gruppi di donne e giovani sulle corrette pratiche di apicoltura, dall’installazione degli alveari alla raccolta del miele. Per migliorare la sostenibilità dei processi, inoltre, i gruppi hanno preso parte a diversi moduli di formazione, tra cui quelli di business model design, group management, marketing, financial modeling, value addition e strategic branding, con l’obiettivo di aumentare la visibilità del prodotto, attraverso il marketing online.
Grazie alla formazione e al supporto ricevuto, questi gruppi hanno aumentato significativamente la produzione e la vendita del loro miele, come successo ad esempio per le donne di Kambi ya Juu che sono passate da vendere 50 kg a oltre 600 kg di miele al mese. Il miele di Isiolo, ora ben confezionato e con un marchio riconoscibile, ha guadagnato un’importante visibilità nazionale, aprendo nuovi mercati e aumentando le entrate delle famiglie coinvolte.
Un aspetto innovativo del progetto DRIC è stato certamente l’introduzione della piattaforma “e-Isiolo“, per la commercializzazione online. Questa piattaforma di marketing online ha infatti permesso ai produttori locali coinvolti nel progetto di raggiungere mercati più ampi e aumentare significativamente le vendite dei prodotti.
Il commercio online ha rappresentato un cambiamento di paradigma per molte comunità, permettendo loro di bypassare gli intermediari e ottenere prezzi migliori per i loro prodotti: una novità che ha avuto un impatto diretto sulla qualità della vita delle famiglie, dimostrando quanto le tecnologie moderne possano giocare un ruolo cruciale nello sviluppo rurale.
Il progetto DRIC rappresenta un esempio emblematico di come interventi mirati e collaborativi possano costruire resilienza e promuovere la sostenibilità in contesti vulnerabili. La fusione tra pratiche tradizionali e innovative per ampliare le opportunità economiche, combinata con il potenziamento delle capacità locali, dimostra che è possibile affrontare le sfide poste dalla desertificazione e dalla siccità attraverso l’innovazione, la cooperazione e un impegno costante verso lo sviluppo sostenibile.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma iniziative come DRIC accendono la speranza che, nonostante i cambiamenti climatici, sia ancora possibile costruire un futuro migliore per tutte le persone che vivono in regioni colpite da desertificazione e siccità.