Il settore agroalimentare è fondamentale per l’economia africana, così come il commercio dei disidratatori solari; per questo è necessario garantire il corretto funzionamento di questi strumenti così preziosi per il continente e la sua popolazione. Purtroppo, questi disidratatori sono spesso influenzati dalle condizioni atmosferiche, soprattutto durante alcuni periodi dell’anno, risultando difettosi o malfunzionanti e mettendo a rischio le attività degli agricoltori.

Ecco il motivo per cui il nostro imprenditore James Nyamai ha deciso di fondare, nel 2017, BioAfriq Energy. Questa impresa sociale, con sede in Kenya, si pone come obiettivo quello di risolvere il problema dei disidratatori solari puri e di portare sul mercato alternative accessibili e funzionanti, fornendo calore per la disidratazione durante tutto l’anno.

L’imprenditore si è iscritto al nostro Global MBA in Impact Entrepreneurship a Nairobi (Kenya) nel 2016, per convertire la sua idea di business in un’attività concreta, farla crescere e migliorare le sue strategie aziendali. In seguito, forte delle conoscenze acquisite, ha partecipato al concorso Total Startupper Award in Kenya, dove si è classificato secondo, assicurandosi una sovvenzione di 1.500.000 KES. Questo importante risultato è stato il catalizzatore che ha dato il via a BioAfriq Energy, spingendola verso il successo.

“L’ MBA di E4Impact si è rivelato per me una fonte inestimabile di conoscenza, fornendomi importanti nozioni sulla gestione aziendale efficace. Durante il programma, ho potuto comprendere e assorbire a pieno concetti come il business modeling, lo sviluppo del business plan, la segmentazione dei clienti per identificare il mio target di riferimento, la creazione di un piano di marketing, ma anche la modellazione finanziaria e lo sviluppo di proiezioni. Inoltre, ho imparato a presentare un business plan agli investitori, un’esperienza completamente nuova per me.” ha dichiarato.

Ma diamo un’occhiata all’intervista che abbiamo fatto a James.

1. Come è nata la tua idea di business?

Tutto è iniziato quando mia madre, agricoltrice esperta da oltre 30 anni, si è trovata di fronte a una situazione difficile: aveva stipulato un accordo con una presunta azienda per una coltivazione di zucche sul suo terreno. Tuttavia, dopo aver raccolto con successo oltre 50 tonnellate di zucche, il mercato promesso dall’azienda si è rivelato una truffa, lasciandola sconvolta e con una produzione di zucche in eccesso. Determinato a trovare una soluzione, ho deciso di mettermi all’opera per assicurare un mercato alle zucche invendute.

Viaggiando per il Paese, abbiamo scoperto che molti altri agricoltori erano stati vittime di truffe simili, con un conseguente eccesso di offerta di zucche sul mercato. Per prolungare la durata di conservazione delle zucche, abbiamo esplorato l’idea di essiccarle e macinarle per farne della farina. Dopo aver condotto una ricerca di mercato per trovare una soluzione economica, aiutati anche da agricoltori e trasformatori che si affidavano ai disidratatori solari, mi sono reso conto che nessuno aveva mai cercato una soluzione per rendere i disidratatori solari utilizzabili durante le stagioni delle piogge e del freddo e quindi le operazioni di disidratazione da sempre venivano interrotte durante questo periodo.

Frustrato dalla mancanza di alternative accessibili sul mercato, ho deciso di sfruttare le mie competenze ingegneristiche per sviluppare un sistema che potesse fornire calore per la disidratazione durante i mesi in cui i disidratatori solari puri erano meno affidabili. Questo ha portato alla progettazione e alla realizzazione di un’apparecchiatura che utilizza energia pulita derivata da biomasse agricole di scarto riciclate e dall’energia solare. Il sistema è stato accuratamente progettato per ottenere zero emissioni di anidride carbonica durante la combustione della biomassa. Dopo due anni di lavoro dedicato, testando vari modelli, abbiamo sviluppato con successo una tecnologia innovativa e ottenuto i diritti di proprietà intellettuale per la nostra innovazione.

2. Quali erano le tue prime idee e/o progetti imprenditoriali prima di entrare nell’MBA? 

Prima di entrare a far parte di E4Impact, ho intrapreso un’attività di allevamento di pollame che purtroppo non ha soddisfatto le mie aspettative. Tuttavia, dopo a questa battuta d’arresto, è emerso un nuovo concetto dall’attività avicola: la produzione di pellet da biomassa. L’uso eccessivo di carbone di legna nelle operazioni di questo settore mi ha portato a esplorare l’idea di avventurarmi nella produzione di pellet come nuova opportunità commerciale. Alla fine, questa idea ha preso una piega diversa, poiché abbiamo incorporato la tecnologia del pellet nei processi di disidratazione oggi disponibili.

4. Quali sono le difficoltà che hai incontrato durante questi anni di attività, se ce ne sono state?

Nella mia precedente attività ho commesso numerosi errori che hanno ostacolato il potenziale di crescita. A causa delle mie conoscenze limitate, ho gestito l’attività come si gestirebbe un negozio locale, non riuscendo a sfruttare le sue reali possibilità. Mi mancavano elementi cruciali come un business plan, una strategia di marketing, un modello finanziario e delle proiezioni, fattori che si sono rivelati un ostacolo per il suo successo. Il programma MBA è stato un punto di svolta, illuminandomi su questi aspetti vitali e individuando le aree in cui avevo fallito. Armato di queste nuove conoscenze, mi sono imbarcato in un nuovo inizio, che ha portato alla nascita di BioAfriq Energy.

5.  Cosa ti ha sorpreso di più di questa esperienza?

Il Business Model Canva mi ha colpito per la sua semplicità: quando mi sono imbattuto per la prima volta in questo concetto, sono rimasto sbalordito dal vedere come una singola pagina potesse racchiudere l’intera attività di un’azienda. Da allora, è stato un documento vivo, che mi ha sempre guidato e ha dato forma alle mie iniziative imprenditoriali; la sua efficacia ed efficienza lo hanno reso uno strumento indispensabile nel mio percorso. Ogni volta che pensiamo di apportare modifiche alle nostre strategie, iniziamo sempre a visualizzarle sul modello di business canva prima di estenderle ad altri documenti come il business plan e il piano di marketing. Inoltre, la creazione di un modello finanziario da zero con Microsoft Excel è stato un altro potente strumento che ci ha molto aiutato. Quando ci siamo imbarcati nella creazione della nostra società controllata, Taliana Foods, dedicata alla trasformazione di prodotti disidratati in miscele di farine senza glutine, questi strumenti si sono rivelati indispensabili durante le fasi di pianificazione e avvio.

6. Qual è stata la sfida principale che hai dovuto affrontare nella tua esperienza imprenditoriale?

Avevo sviluppato una tecnologia innovativa che svolgeva un ruolo cruciale nella riduzione delle perdite post-raccolto per gli agricoltori e nella diminuzione dei tempi di inattività per i trasformatori. Essendo una soluzione nuova, richiedeva notevoli sforzi di marketing, tra cui la conduzione di test con potenziali clienti prima che questi prendessero in considerazione l’acquisto della tecnologia. Questo impegno ha richiesto lunghi viaggi nel 2020, ma le sfide poste dalle restrizioni del COVID-19 e lo scetticismo dei nostri clienti target sull’efficacia di una soluzione sviluppata localmente ci hanno costretto a stabilire partnership strategiche con organizzazioni influenti; queste partnership sono servite a rafforzare la nostra credibilità e a risolvere i dubbi sulla nostra tecnologia. Facendo leva sulle conoscenze acquisite durante il mio programma MBA e con un forte impegno verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs), in particolare l’SDG n. 17, abbiamo perseguito attivamente queste partnership per rafforzare la credibilità dei nostri disidratatori. Questo, a sua volta, ha facilitato l’adozione diffusa della nostra tecnologia e lo slancio ha continuato a crescere man mano che collaboravamo con altre organizzazioni impegnate a ridurre le perdite post-raccolto.

7. Secondo te, quali sono le principali qualità che un imprenditore dovrebbe avere?

La pazienza e la voglia di imparare sono qualità essenziali che svolgono un ruolo cruciale nel percorso di un imprenditore, come dimostrano le mie esperienze personali. Prima di vincere il Total Startupper Award, ho dovuto affrontare numerosi rifiuti di varie candidature che avevo presentato. Ricevere lettere di rifiuto era diventato un evento comune, ma non ho perso la speranza e ho affrontato ognuno di essi come un’opportunità per imparare e crescere. Di conseguenza, quando ho presentato la domanda per il Total Kenya Award, avevo affinato le mie capacità e acquisito una preziosa esperienza di pitching; queste nuove conoscenze e la mia resilienza mi hanno portato a ottenere la vittoria

La perseveranza è un’altra qualità fondamentale che un imprenditore deve possedere. Il percorso verso il successo è spesso costellato di sfide, ostacoli e battute d’arresto; è l’incrollabile determinazione a vedere la propria visione realizzarsi che contraddistingue un imprenditore. Nonostante circostanze apparentemente insostenibili e difficoltà schiaccianti, un imprenditore deve mantenere vivo il fuoco dentro di sé. È fondamentale mantenere lo stesso livello di passione ed entusiasmo che c’era all’inizio dell’attività. Questa dedizione incrollabile alimenta la capacità di superare le avversità e di trovare soluzioni creative di fronte a ostacoli apparentemente insormontabili. È grazie a questa tenacia e perseveranza che gli imprenditori scoprono nuove opportunità e vanno avanti, anche di fronte alle avversità.

8.  C’è una persona da cui hai preso ispirazione, per esempio un imprenditore o un particolare mentore?

Le straordinarie qualità di Warren Buffett, come la sua voglia di conoscenza, la perseveranza, la concentrazione e la pazienza, risplendono come luci guida nel mio percorso, ispirandomi a spingermi oltre i limiti, a imparare continuamente, a rimanere resiliente, a concentrarmi e a coltivare la pazienza necessaria per raggiungere un successo duraturo.

9.  Infine, quale consiglio daresti ad un neo-nato imprenditore?

Il mio consiglio agli aspiranti imprenditori è di iniziare il loro percorso identificando chiaramente il loro mercato di riferimento e le esigenze che intendono soddisfare; questo passo è fondamentale per porre le basi del successo. Inoltre, è importante che gli imprenditori comprendano che la realizzazione della loro visione richiede tempo. Le fasi iniziali di qualsiasi impresa sono spesso caratterizzate da turbolenze e sfide che richiedono pazienza, perseveranza, apprendimento continuo e concentrazione costante. Nel corso del viaggio imprenditoriale, è comune che si verifichino fallimenti e battute d’arresto. In questi momenti, è essenziale resistere alla tentazione di perseguire opportunità apparentemente migliori o di più immediato successo; occorre essere consapevoli che anche il perseguimento di percorsi alternativi richiede risorse, tempo e pazienza per giungere a compimento. Rimanere saldi nella propria visione è fondamentale.

Per superare gli alti e bassi dell’imprenditoria, è utile circondarsi dei giusti mentori. Queste figure forniscono una guida, un sostegno e delle intuizioni preziose che rendono il viaggio più sopportabile. Inoltre, è fondamentale cercare opportunità di apprendimento continuo. Il processo di apprendimento apre la mente a nuove conoscenze e saggezze, dotando gli imprenditori degli strumenti necessari per superare le tempeste che possono incontrare.

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