La gestione dei rifiuti sta diventando un tema sempre più cruciale negli ultimi anni in Africa, così come nel resto del mondo: più si va avanti, più emerge la necessità di trovare metodi funzionali e sostenibili per smaltirli.

È questo il campo in cui opera la nostra imprenditrice E4Impact, Kengne Fany Miglange con la sua azienda “Royal Bio Industry SARL“. La società, aperta in Cameroon, aiuta le comunità, gli agricoltori e le istituzioni a trasformare i rifiuti in risorse utili come gas, fertilizzanti ed elettricità. Attiva in tutte le città del paese, l’impresa si concentra in maniera particolare sulle comunità rurali in modo da garantire il maggior impatto possibile.

L’imprenditrice si è iscritta al nostro Global MBA in Impact Entrepreneurship di Douala nel 2020, con il sogno di creare un reale impatto per sua comunità. Con questo obiettivo ben in mente, è stata in grado di trasformare la sua idea di business in un’azienda, migliorare le sue strategie aziendali ed espandere il suo network.

“Il programma MBA mi ha aiutata molto: ho finalmente visto il mio sogno diventare realtà e sono riuscita a mantenere viva la mia vision fino a farla diventare un’azienda. Nel mio gruppo, ero la più dinamica, perché ero sempre pronta a imparare qualcosa di nuovo: tempestavo di domande i miei docenti e lasciavo che mi sottoponessero a sfide sempre nuove, perché volevo essere sicura fino in fondo del mio progetto.” ha dichiarato.

Diamo un’occhiata all’intervista che abbiamo fatto a Kengne Fany.

1. Come è nata la tua idea di business?

Tutto è iniziato con la mia determinazione a risolvere un problema. Dopo la laurea triennale, mi sono trasferita in un’altra regione molto più pulita e meno popolata di quella litoranea da cui provenivo; quando tornavo a casa per le vacanze, i miei amici non volevano mai venire a trovarmi perché il litorale era così sporco che puzzava. In qualche modo, mi sentivo come se fossi io stessa il litorale, come se fossi io a essere insultata. Così ho deciso di fare qualcosa: ho fatto molte ricerche e ho scoperto che una situazione diversa era possibile, grazie a una migliore gestione dei rifiuti. Così ho continuato a insistere, fino ad arrivare a E4Impact.

Oggi, con Royal Bio Industry SARL, aiutiamo tante comunità a trasformare i loro rifiuti in risorse utili e sento di essere sulla strada giusta. La nostra visione è diventare un’azienda leader nel settore della gestione dei rifiuti.

2. Quali erano i tuoi progetti imprenditoriali prima di prendere parte all’MBA? 

La mia prima idea imprenditoriale è stata quella di riciclare tutti i tipi di rifiuti: in particolare i rifiuti plastici, trasformandoli in pavimentazioni.

3. Quali sono le difficoltà che hai incontrato durante questi anni di attività, se ce ne sono state?

La sfida principale è stata ottenere le competenze giuste per sviluppare la mia visione.  Ed è una sfida che continua: attualmente, mi piacerebbe imbottigliare il gas ri-elaborato dai rifiuti, come si fa in India. Ma poiché si tratta di un concetto nuovo nel mio Paese, ora è una bella sfida, seppur non impossibile. Ma sento che ce la farò a portare questa attività anche in Camerun.

4.  Cosa ti ha sorpreso di più di questa esperienza?

Mi ha sorpreso il fatto che nella Fondazione tutto il personale, anche i vertici, volessero fortemente il nostro successo. Sapevo che, in qualsiasi momento, avrei potuto scrivere a uno di loro e ricevere una risposta.

5. Quali elementi dell’MBA hanno avuto maggior impatto sul suo business e sulla sua crescita:     

Sicuramente il fatto che l’MBA mi ha insegnato a padroneggiare il mio progetto e a presentarlo con successo in non più di 5 minuti. Inoltre ho acquisito tantissima conoscenza sugli elementi finanziari e su come strutturare una value proposition ben fatta e conoscere l’impatto delle mie attività sulla comunità e l’ambiente.

6. Qual è stata la sfida principale che hai dovuto affrontare nella tua esperienza imprenditoriale?

La sfida principale è stata il fatto che, sebbene il mio progetto risolva tanti problemi e abbia tanto impatto ambientale e sociale, avevo la sensazione che non valesse nulla; così, durante la mia formazione, ho dovuto sforzarmi e credere di più in me stessa per assicurarmi che anche le persone prestassero attenzione al mio progetto. Ho lavorato molto sullo sviluppare strategie che potessero attrarre gli investitori.

6. Secondo te, quali sono le principali qualità che un imprenditore dovrebbe avere?

Dinamismo, tenacia, determinazione e fiducia nei propri mezzi.

7. C’è una persona da cui hai preso ispirazione, per esempio un imprenditore o un particolare mentore?

Flavien Tchamdjeu, il Francophone Manager di E4Impact, che durante il mio MBA è stato per me fonte d’ispirazione e un grande supporto.

8.  Infine, quale consiglio daresti ad un neo-nato imprenditore?

Non aspettare che siano gli altri a darti motivazione, credi in te e continua a portare avanti e a mettere in discussione il tuo progetto; sii forte e dinamico. Inoltre, sii consapevole che la tua visione o il tuo progetto non sono per tutti, quindi continua a fare ciò che è giusto mantenendo soddisfatta la tua nicchia di mercato. Infine, resta sempre aperto e disposto verso il miglioramento.

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