In un mondo in cui il continuo consumo di plastica è sempre più un problema globale e una minaccia che necessita urgenti soluzioni, l’Africa gioca un ruolo fondamentale. Il grande continente punta infatti a costruire un settore del riciclaggio della plastica che può fare la differenza nella lotta all’inquinamento.

In particolare, il Kenya è tra i paesi africani che più si stanno impegnando nell’implementazione di una gestione dei rifiuti sempre più efficace, come dimostra  il Sustainable Waste Management Act, legge del 2022 che prevede l’istituzione di una rete di centri di raccolta sostenibile.

In questo contesto di forte attenzione verso il tema, si inserisce la nascita di un caso di successo nel campo del riciclaggio di rifiuti di due delle aziende del network E4Impact, una italiana e una keniota. Lo scorso 6 ottobre, infatti, la bergamasca Montello S.p.A, dell’imprenditore Roberto Sancinelli è entrata per la prima volta nel mercato keniota del riciclo dei rifiuti attraverso POLIM (diretta da Luca Sancinelli). Questo è stato possibile grazie alla Joint Venture Pura Terra Recycling, realizzata insieme alla PMI keniota Pure Planet Recyclers.

Questa Joint Venture è motivo di grande orgoglio per E4Impact, proprio perché entrambe le aziende sono strettamente legate alla Fondazione. Da un lato, Montello è una delle imprese italiane che partecipano alla fondazione e il suo ingresso è avvenuto proprio con l’intento di realizzare progetti ad alto impatto sociale; dall’altro lato Pure Planet Recyclers, fondata e diretta da Richard Kainika, è una delle imprese accelerate presso l’E4Impact Accelerator, il programma di accelerazione di E4Impact e Università Cattolica finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che aiuta le imprese a crescere, facilitando le opportunità di investimento e collegandole ai mercati globali.

Pura Terra Recycling nasce con l’obiettivo di trasformare il rifiuto plastico in prodotto finito. L’attività parte naturalmente da recupero dei rifiuti con conseguente diminuzione della presenza nell’ambiente, tentando così di rendere il Kenya indipendente dal punto di vista dell’importazione di plastica dall’estero. Per perseguire tale scopo, l’italiana Montello S.p.A, che in un anno gestisce 1.000.000 di tonnellate di rifiuti di cui 350.000 di rifiuti plastici, metterà a disposizione la propria competenza tecnologica, la visione globale e le risorse finanziarie necessarie, mentre la keniota Pure Planet Recyclers, che nonostante le piccole dimensioni possiede già una grande visibilità nel settore del riciclo del suo Paese, apporterà risorse, conoscenza del territorio, rapporti e capacità imprenditoriale consolidata, caratteristiche essenziali per garantire un futuro a questa joint venture.

Richard Kainika, infatti, oltre ad essere imprenditore e fondatore di Pure Planet Recyclers, è anche membro e segretario del Board di Kenya Extended Producer Responsibility Organization (KEPRO), associazione che riunisce gli operatori della catena di valore degli imballaggi plastici per affrontare il problema dei rifiuti post-consumo.

Creare una rete di rapporti con altre aziende keniote del settore del riciclo dei rifiuti e fondare un hub dedicato alla gestione dei rifiuti in plastica è uno dei principali obiettivi di Pura Terra Recycling. che intende collaborare con imprese in grado di operare in tutte le fasi della filiera.

In questo, E4Impact Foundation si pone come figura chiave all’interno della creazione di un solido network in Kenya e nei paesi limitrofi che possa contribuire alla crescita di Pura Terra Recycling, il cui proposito è aumentare i volumi di raccolta e produzione entro il 2024.

“Credo fortemente nel lavoro della Fondazione E4Impact, per questo lo scorso anno abbiamo deciso di sostenerla ed entrare a farne parte come socio imprenditore con l’obiettivo di contribuire al sostegno dell’economia africana, mettendo a disposizione la nostra consolidata esperienza nel settore del riciclo della plastica” ha dichiarato Roberto Sancinelli, Presidente di Montello SpA;Reputo che l’opportunità offerta da E4Impact sia fondamentale per la crescita dell’economia africana e al tempo stesso un’occasione per le imprese italiane, non per delocalizzare la propria attività, ma per presidiare un nuovo mercato che troppo spesso sconta facili stereotipi e che è invece destinato a svilupparsi e crescere”.

Oltre ad avere un impatto significativo sull’ambiente e sulla lotta all’inquinamento da materiali plastici, la costituzione di Pura Terra Recycling sarà determinante anche in termini occupazionali: è infatti prevista la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati, con qualche decina di assunzioni programmate già nel primo anno di attività.

La storia di collaborazione tra Sancinelli e Kainika tocca infatti due temi fondanti della missione di E4Impact: la sostenibilità ambientale e il miglioramento delle condizioni socio-economiche in Africa.

In coerenza con la sua mission e la sua storia, E4Impact collabora in progetti multilaterali per favorire lo sviluppo economico, sociale e ambientale dell’Africa concentrando il suo ruolo progettuale sull’imprenditorialità d’impatto in diversi settori, tra cui la gestione dei rifiuti, spiega il Professor Mario Molteni, CEO di E4Impact Foundation e Delegato del Rettore per le Business Partnership dell’Università Cattolica. “Il riciclo della plastica è un tema particolarmente sentito nel continente africano, che sconta un forte inquinamento generato dai rifiuti plastici e ancora oggi importa tutta la materia dall’estero, gravando sull’economia del Paese. Per questo motivo siamo felici di aver contribuito alla nascita di questa Joint Venture con Montello S.p.A, una realtà nota a livello internazionale nella gestione del riciclo, partner che ha fatto il suo ingresso nella nostra Fondazione lo scorso anno e la cui collaborazione sancisce un concreto impegno per lo sviluppo dell’economia circolare e per la crescita occupazionale della popolazione africana”.

Come E4Impact ci auguriamo che questo sia solo il primo di tanti casi di successo dove la collaborazione tra aziende italiane e africane oltre a essere win win per entrambe le realtà e le comunità coinvolte, contribuisca alla costruzione di un futuro sostenibile di respiro internazionale.