La regione di Agadez è una delle principali aree di transito dei flussi migratori in Niger ed è anche un territorio dove risultano più evidenti gli effetti negativi del cambiamento climatico sulla produzione agricola, fonte di sostentamento per l’economia regionale

Come nel resto del Paese, i giovani di Agadez devono fare i conti con un alto tasso di disoccupazione, con risorse agricole difficilmente accessibili e con poche opportunità di formazione professionale, spesso lontane dalle esigenze di mercato. Questa situazione, unita alla scarsa propensione delle istituzioni finanziarie a concedere prestiti per l’avvio di attività imprenditoriali o generatrici di reddito, fa sì che i giovani si allontanino dal settore agricolo e ne favorisce l’immigrazione

Per affrontare il problema, l’Unione Europea, in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha finanziato il progetto ReAgire (Relancer l’Entrepreneuriat: AGadez pour l’Innovation et la cREation des entreprises), iniziato nel 2020 e che si concluderà nel luglio 2023. Il progetto è stato attuato dalla Fondazione E4Impact, dal CIPMEN e dall’ Università di Agadez, sotto la guida di COOPI.

In questo progetto, la Fondazione E4Impact ha avuto il ruolo fondamentale di fornire formazioni specifiche sull’imprenditorialità, guidando insegnanti e studenti nel loro percorso imprenditoriale. In particolare, la formazione dei docenti dell’Università di Agadez è stata fondamentale: l’obiettivo era quello di fornire loro tutti gli strumenti per aiutare i propri studenti a creare valore e ricchezza per aumentare le opportunità economiche e locali.

Per raggiungere questo obiettivo, la Fondazione ha creato un Centro per l’imprenditorialità basandosi sull’esperienza di E4Impact in Kenya, ma anche una piattaforma digitale per mettere in contatto gli imprenditori africani tra loro, con le aziende internazionali e con gli investitori africani e internazionali. Ciò contribuirà a rafforzare l’ecosistema imprenditoriale nazionale e internazionale.

Questi 24 mesi di lavoro hanno restituito tanti soddisfacenti risultati:

  • 75 giovani imprenditori sono stati formati e guidati nei primi passi della realizzazione dei loro business.
  • 25 imprese sono state create grazie al supporto al progetto e al finanziamento dell’AICS.
  • 13 insegnanti sono stati formati e 5 di loro hanno vissuto un’esperienza di stage in Kenya, con l’obiettivo di condividere le migliori pratiche di costruzione dell’ecosistema imprenditoriale e le tecniche di incubazione.
  • 30 imprenditori hanno seguito una formazione pratica sulla catena del valore agro-alimentare e sul capacity building insieme a 5 esperti di processi di trasformazione e valorizzazione agroalimentare, in una logica di integrazione degli attori della catena del valore agroalimentare ad Agadez.

Inoltre, sono state create due piattaforme digitali per aiutare gli imprenditori a portare avanti le loro attività. La prima è una piattaforma di learning, dove gli imprenditori possono trovare gli strumenti per progettare, implementare e gestire un’impresa. La seconda è una piattaforma B-to-B per i giovani imprenditori nigeriani, per dare visibilità alle loro attività e cogliere le opportunità di mercato nel continente africano, in vista dell’entrata in vigore dell’African Continental Free Trade Area (AfCFTA).

Nel complesso, il progetto è stato un successo e speriamo di vedere diminuire il tasso di immigrazione nei prossimi anni, grazie all’impatto creato e agli effetti a lungo termine.