Lo smaltimento dei rifiuti in Kenya rimane ancora un grosso problema. La discarica a cielo aperto nei pressi di Nairobi riceve ogni giorno circa 2.000 tonnellate di rifiuti, e le montagne di immondizia stanno gravemente danneggiando la salute della popolazione e inquinando la città, il suolo e il fiume nelle vicinanze.

Richard Kainika, un nostro imprenditore Keniota, è riuscito a convertire i rifiuti in ricchezza, fondando una società di riciclaggio con sede a Nairobi. È amministratore delegato di Pure Planet Recyclers, che offre servizi di gestione dei rifiuti, come il riciclo di rifiuti solidi, la loro raccolta e il compostaggio. Il materiale di rifiuto in plastica è poi venduto ai clienti sotto forma di cavi e pellet, per poi essere trasformati in nuovi prodotti in plastica, come bacinelle e taniche. Grazie alla sua attività l’imprenditore aiuta a ripulire l’ambiente, raccogliendo ogni giorno fino a 1.500 kg di immondizia, e crea nuovi posti di lavoro nel Paese (al momento ha 26 impiegati).

Richard ha preso parte al programma di Accelerazione di E4Impact nel 2019, per organizzare e ampliare la sua attività, e per migliorare le sue competenze imprenditoriali. A tale riguardo, ha affermato: “Il programma offre molto agli imprenditori come me: i moduli di business strategy, marketing, e contabilità sono stati di grande aiuto. Inoltre ho imparato a sistematizzare alcune procedure aziendali che mancavano in azienda. La nostra attività era informale, e quindi non registrata: il programma ci ha aiutati a registrarci come azienda, e oggi siamo una società riconosciuta dal governo.”

Ma scopriamo di più su di lui e sulla sua attività:

1. Come è nata la tua idea di Business?

L’idea di Pure Planet Recyclers è nata nel 2014 in un luogo chiamato “Kariobangi”, una zona molto vicina alla più grande discarica del Kenya e probabilmente anche dell’Africa sub-Sahariana. Qui, vicino agli stabilimenti non ufficiali di Korogocho, Ngomongo e di alcune parti di Dandora, il fenomeno dello scarico dei rifiuti illegale è molto diffuso.

Rendendomi conto della portata di questo danno alla natura, e grazie alla mia passione per la salvaguardia dell’ambiente e per la fabbricazione di utensili, ho realizzato un macchinario per la frantumazione della plastica. In seguito ho assunto due impiegati occasionali, ho affittato una stanza sul ciglio della strada, dove avveniva lo smaltimento manuale, e ho cominciato a lavorare la plastica di scarto per venderla alle fabbriche di plastica.

2. In che modo ritieni che la tua attività possa migliorare la qualità della vita delle persone?

Grazie ai profitti sono in grado di soddisfare le necessità finanziarie della mia famiglia, sono loro i miei primi beneficiari. Sono un impiegato di Pure Planet Recyclers-PPR, ma sono anche un datore di lavoro: al momento abbiamo 5 impiegati stipendiati e 20 lavoratori occasionali. L’azienda supporta inoltre indirettamente più di 300 posti di lavoro. Si tratta di un enorme impatto sulla comunità che ci circonda, che proviene per lo più da situazioni di lavoro irregolari.

A beneficiare della mia attività sono anche i nostri fornitori: per gestire la raccolta di plastica quotidiana dalle aree residenziali di Nairobi, PPR ha creato una rete di più di 60 aggregatori di rifiuti (micro-imprese che raccolgono la plastica per conto di PPR ad un prezzo concordato). Queste piccole imprese possono ora intraprendere una pianificazione finanziaria, grazie al fatto che assicuriamo loro un mercato per i rifiuti che raccolgono.

Anche i consumatori beneficiano della mia attività: la domanda di materiali grezzi di plastica riciclata prodotti dal PPR è costante e garantita. Questo perché PPR offre ai suoi consumatori materiali convenienti e di alta qualità. Ovviamente è scontato dire che è l’ambiente a beneficiare maggiormente di Pure Planet Recyclers. Abbiamo iniziato con la raccolta di 150 kg di plastica al giorno e ad oggi questa quantità è cresciuta fino a superare i 2.000.000 kg (2.000 tonnellate). Questi rifiuti vengono recuperati dall’ambiente e destinati all’economia, partecipando direttamente al ripristino dell’ecosistema. Vale anche la pena notare che questo riciclo dei prodotti di scarto sta contribuendo in un certo modo a ridurre il legame coi combustibili fossili, oltre a ridurre la dipendenza del paese dalle importazioni.

3. Qual è la sfida più grande che hai dovuto affrontare durante la tua esperienza imprenditoriale?

La sfida più grande è stata organizzare gli affari: abbiamo iniziato in modo irregolare, ma ora abbiamo delle solide strutture formali. Abbiamo affrontato questa sfida quando abbiamo preso parte al programma di Accelerazione di E4Impact nel 2019. Il programma ci ha aiutati a creare un’organizzazione, a risolvere i problemi durante la costituzione della società, e a conformarci a tutti i requisiti di conformità statutaria.

4. Secondo te quali caratteristiche fondamentali dovrebbe possedere un imprenditore?

Un imprenditore è come una madre: deve essere forte e ottimista.

5. C’è una persona da cui hai preso ispirazione, per esempio un imprenditore o un particolare mentore?

Ammiro molti imprenditori, ma ad ispirarmi profondamente è il Dott. Sancinelli della Montello Plastics SPA di Bergamo.

6. Che consiglio daresti ad un neo imprenditore?

Deve essere fedele alla sua attività e concentrato sui suoi bisogni. Molte volte si ha l’impressione che le cose non stiano funzionando, ma bisogna essere resilienti. Si può considerare di lavorare con altre persone intraprendenti, ma solo quando la struttura organizzativa è ben funzionante.

7. C’è stato un momento particolarmente soddisfacente nel tuo percorso imprenditoriale?

La cosa più appagante per me è stata ricevere la licenza di riciclaggio dal governo: siamo abilitati a raccogliere e trasportare in tutto il paese.

8. Puoi raccontarci come l’Acceleratore ha aiutato la tua azienda?

Dapprima, Pure Planet era una società individuale, si trattava solo di un nome registrato. Attraverso il programma di Accelerazione siamo stati registrati come società a responsabilità limitata. Inoltre siamo stati istruiti su come tenere i registri contabili e a gestire tutta la contabilità aziendale. Questo ci ha dato una grande spinta, poiché da quel momento siamo stati capaci di trattare con gli investitori con facilità e siamo riusciti a raccogliere veramente dei fondi. Nel 2021, abbiamo ottenuto 20.000 dollari e ora stiamo ultimando un altro accordo di 47.000 dollari per finanziare l’acquisto di un nuovo camion di raccolta e per ottenere capitale operativo. Abbiamo imparato molto sulle strategie di marketing, come l’utilizzo dei social media per aumentare le vendite. Ad oggi Pure Planet Recyclers possiede un sito web capace di interagire ed è presente su tutte le piattaforme di social media.

9. Quali sono i piani futuri di Pure Planet Recyclers?

Stiamo pensando di fornire dei servizi di raccolta rifiuti residenziali, al fine di ottenere facile accesso ai rifiuti riciclabili, e quindi un taglio dei costi. Questa strategia va di pari passo con il nuovo Atto sulla gestione sostenibile dei rifiuti del 2021, che richiede a tutti i cittadini di differenziare l’immondizia e di stipulare un servizio di raccolta rifiuti certificato. Questa misura spingerà PPR a funzionare come una mini MRF, dove i rifiuti residenziali vengono separati e destinati al riciclo o al riutilizzo, invece di essere buttati via.

Tra i prossimi sviluppi ci sarà una fattoria per l’allevamento di mosche soldato nere, dove i rifiuti organici saranno trasformati in mangime per bestiame e pesci, oltre al compostaggio per ottenere fertilizzanti ecologici. L’azienda ha affittato una seconda struttura per supportare i nuovi sviluppi.

Scopri di più su Pure Planet Recyclers:

Sito web: www.pureplanetrecyclers.com

Pagina Facebook: Pure Planet Recyclers ltd

Account Twitter: @pureplanetrecy

Account Instagram: Pure Planet Recyclers LTD