Ci presentiamo: siamo Anita Conti e Gaia Virdis, rispettivamente studentesse dei corsi di laurea magistrale in “Mercati e Strategie d’Impresa” e “Management per l’Impresa” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.

Quando amici e parenti hanno appreso il nostro desiderio di svolgere un tirocinio in Africa, hanno manifestato non poche perplessità: non è la prima meta alla quale si pensa quando si parla di imprenditoria e di esperienze universitarie all’estero. Noi, però, ci siamo mostrate aperte all’idea di vivere questo nuovo capitolo di vita offerto agli studenti universitari dalla Fondazione E4Impact, ed eravamo pronte a raggiungere qualsiasi meta tra quelle proposte.

Così, il 28 Febbraio 2024, spinte dalla giusta dose di coraggio, curiosità e adrenalina, abbiamo preso un aereo con destinazione Kampala, capitale dell’Uganda. La prima sensazione provata sul suolo ugandese è stata di grande stupore: finalmente, stavamo per scoprire ed esplorare di persona il continente africano tra contrasti, povertà, cuore e ingegno.

Strade rosse e sterrate, centinaia di Boda Boda – il moto taxi ugandese – in movimento senza un apparente rigore logico, venditori di qualsiasi prodotto immaginabile ai bordi delle strade, bambini con la divisa impeccabile e lo zaino in spalla, slum, tramonti mozzafiato… questa è l’Uganda.
Un Paese, che prima ancora di essere costituito da voci e sogni sparsi è una grande comunità che ha come forza motrice l’amore: l’amore per il proprio villaggio, per la tradizione, per la natura, per l’arte, per il sapere e per la vita.

Ambientarsi in un primo momento e integrarsi poi, è stato tutt’altro che difficile. Siamo partite con l’obiettivo di scoprirci e di esplorare aspetti del mondo lavorativo che in Italia non avremmo avuto l’occasione di conoscere ad una prima esperienza di tirocinio e così è stato. Ci siamo interfacciate ogni giorno con gli attori più variegati e interessanti del dinamico e florido tessuto imprenditoriale ugandese, sviluppando capacità di team building, di ascolto e di problem solving, ormai essenziali nel complesso mondo nel quale viviamo.

Inoltre, nel corso del nostro tirocinio presso E4Impact Foundation abbiamo avuto l’occasione di essere coinvolte in tre progetti di cooperazione internazionale:

Il primo progetto al quale ci siamo dedicate è stato il progetto FISH, il cui obiettivo è quello di trasferire competenze tecniche e imprenditoriali agli attori della catena del valore del pesce operanti nel Lago Victoria, con lo scopo di renderlo un ecosistema sempre più sostenibile per l’ambiente e per l’uomo. Abbiamo inoltre avuto la possibilità di intervistare diversi imprenditori della filiera, al fine di raccogliere i dati per le ricerche della nostra tesi magistrale.

Il secondo progetto al quale ci siamo dedicate è stato il PIG Project “Business incubation/acceleration of Pig Agripreneurs in Uganda“, che propone un programma di formazione per gli operatori della filiera suina nei distretti di Masaka, Mukono, Mpigi e Wakiso in Uganda. L’obiettivo generale di questa iniziativa è quello di fornire agli allevatori di suini le competenze imprenditoriali per migliorare produttività e profittabilità.

Durante lo svolgimento del progetto abbiamo avuto la possibilità di interfacciarci direttamente con gli imprenditori tramite delle sessioni di coaching svolte direttamente sul campo, oltre che di misurarci con la progettazione di materiali ad hoc come banner pubblicitari e pitch decks per ogni imprenditore dei distretti interessati.

Il terzo progetto che abbiamo seguito durante il tirocinio in Uganda è stato il “Business for Green Impact Project”, il cui obiettivo è quello di contribuire all’affinamento di modelli di business, piani e linee guida per rispondere alle pressioni dello sviluppo urbano e del cambiamento climatico in Africa, soprattutto nel campo del green building.
Il progetto, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ci ha fatto comprendere quanto sia di fondamentale importanza il dialogo tra Stati e istituzioni e il ruolo, sempre maggiore, che l’Unione Europea deve avere nello scenario mondiale economico e sociale.

Nel corso del Programma abbiamo portato avanti un percorso di tutoraggio rivolto agli imprenditori, il cui prodotto finale è stato la creazione di un pitch deck e la possibilità di presentare le proprie innovazioni agli investitori e alle banche coinvolte da E4Impact.

Al termine del nostro tirocinio in Uganda torniamo in Italia arricchite emotivamente dagli incontri con le persone del luogo, dal loro modo di vivere e di affrontare le sfide imprenditoriali. Ci sentiamo arricchite anche professionalmente dai dialoghi e dalla cooperazione tra Stakeholder internazionali, dalla consapevolezza degli ostacoli che in un Paese in via di sviluppo si incontrano lungo la strada e, soprattutto, da una visione fortemente innovativa di fare impresa.
Grazie Uganda e grazie E4Impact,

Anita Conti e Gaia Virdis