
Nel 2023, E4Impact Foundation, in collaborazione con l’International Livestock Research Institute (ILRI), ha lanciato un progetto innovativo in Uganda per sostenere gli imprenditori agricoli nella catena del valore dei suini. Il programma, che fa parte dell’iniziativa SAPLING finanziata dal CGIAR, ha interessato i distretti di Masaka e Mukono, dove l’allevamento suino è una fonte di reddito vitale per oltre 2 milioni di famiglie, per lo più a maggioranza femminile. Nonostante l’Uganda sia il principale consumatore di carne suina dell’Africa orientale, i produttori devono affrontare sfide come la bassa produttività, i pochi canali di vendita e le limitate capacità imprenditoriali.

Per affrontare queste sfide, E4Impact ha realizzato un programma di incubazione e accelerazione d’impresa, chiamato Incubazione/Accelerazione di imprenditori suinicoli in Uganda, con lo scopo di potenziare gli imprenditori suinicoli con le competenze, gli strumenti e i sistemi necessari per trasformare l’allevamento di suini in un’impresa redditizia e sostenibile. Il programma è stato strutturato in tre fasi: pre-incubazione, incubazione e post-incubazione.
Durante la fase di pre-incubazione, gli imprenditori agricoli sono stati accuratamente selezionati in base alla loro esperienza commerciale, al loro impegno e alla loro volontà di apprendimento. Una valutazione dei bisogni ha aiutato a identificare le aree chiave in cui la formazione e il tutoraggio erano più necessari, portando allo sviluppo di un programma di studio personalizzato. Il programma comprendeva workshop volti ad abbattere le barriere alla crescita aziendale e ad aiutare gli imprenditori agricoli a creare modelli aziendali chiari utilizzando gli strumenti del Lean Canvas.

Nella fase di incubazione, gli imprenditori suinicoli hanno partecipato a bootcamp relativi alla definizione del modello di business, al marketing, alla gestione finanziaria e all’aggiunta di valore. I moduli formativi, invece, hanno riguardato temi come il Business Model Canvas, l’alfabetizzazione finanziaria, le strategie di marketing e la lavorazione della carne suina, il tutto per affinare le attività aziendali. Inoltre, alcuni esperti del settore hanno fornito linee guida pratiche su argomenti quali il pricing dei prodotti, l’assistenza al cliente e l’importanza del branding e del packaging nella catena del valore della carne suina.
L’efficacia di questo tipo di progetto è testimoniata dai partecipanti stessi. Ad esempio, Simon Lubega e Ronald Mutebi, entrambi imprenditori agricoli che hanno partecipato al programma di incubazione d’impresa, hanno riferito che, grazie a moduli di formazione come Gestione finanziaria e Analisi di mercato, ora hanno una migliore comprensione delle effettive prestazioni della loro azienda. Confermano anche che adeguano più facilmente i prezzi dei loro prodotti in base alle necessità, mettendo in pratica ciò che hanno imparato.

Dopo aver completato la formazione, gli imprenditori suinicoli si sono diplomati e sono stati inseriti nell’app iKnowFarm, una piattaforma digitale che mette in contatto tra loro oltre 55.000 operatori del settore agricolo. L’applicazione consente agli iscritti di commercializzare i propri prodotti e servizi e di accedere a informazioni e risorse utili. In entrambi i distretti si sono tenute le cerimonie di consegna dei diplomi per celebrare il conseguimento dei 54 imprenditori, ora meglio istruiti e capaci di migliorare le loro pratiche commerciali.

Riguardo al programma, Simon di Mukono Animal Farm Investments (MAFI) ha commentato:
“Ho ricevuto competenze sia teoriche che pratiche, utili per trasformare un’attività in un’impresa redditizia. Una lezione fondamentale è stata capire l’importanza della coerenza lungo tutta la catena del valore nella produzione. Dopo aver completato la formazione, abbiamo osservato miglioramenti nelle nostre operazioni commerciali, malgrado i fondi limitati a disposizione. In particolare, l’offerta e la domanda sono aumentate in modo significativo. Di recente, al MAFI abbiamo organizzato un incontro in cui i partecipanti, tra cui operatori del settore, macellai e consumatori, hanno proposto la formazione di un’associazione incentrata sulla cultura del risparmio. Questa iniziativa mira a creare un ambiente favorevole e a sostenere la solidarietà per promuovere il settore. Sarò responsabile di guidare il processo di mobilitazione e registrazione e ci aspettiamo che molte altre persone aderiranno dopo aver sentito parlare dell’iniziativa”.

Il programma ha portato a miglioramenti significativi nelle pratiche degli imprenditori suinicoli, soprattutto nella gestione finanziaria, nel marketing e nel coinvolgimento dei clienti. Adesso molti imprenditori agricoli redigono registri finanziari più precisi, separano le spese personali da quelle aziendali e applicano strategie di prezzo più competitive. Inoltre, la creazione di network con agricoltori e fornitori ha portato a rapporti commerciali più solidi e a un migliore accesso al mercato. Oltre 500 agricoltori sono stati sensibilizzati e messi in contatto con gli imprenditori suinicoli, favorendo la collaborazione all’interno della catena del valore.

Nonostante i risultati positivi, gli imprenditori suinicoli affrontano ancora oggi sfide come l’accesso limitato al credito a prezzi accessibili, strutture di stoccaggio inadeguate e costi energetici elevati. Per questo motivo, E4Impact intende continuare a sostenere questi imprenditori attraverso ulteriori attività di mentorship, partnership con istituzioni finanziarie e la promozione di soluzioni energetiche più pulite e vantaggiose.
Attraverso questo programma, E4Impact e ILRI hanno avuto un impatto tangibile sulla catena del valore dei suini in Uganda, fornendo agli imprenditori agricoli le conoscenze e gli strumenti necessari per far crescere le loro aziende e migliorare le loro comunità. Il viaggio è tutt’altro che finito, ma con un sostegno costante, il futuro dell’industria suinicola ugandese appare più roseo e, grazie al suo successo, il programma è ora implementato anche in Ruanda, con gli stessi obiettivi e, si spera, con gli stessi buoni risultati.
Chiara Rigoldi